Rogozarsky  SIM XIV H

 

scala  1/72

 

di  Enrico CALANCHINI

 

      SLIDESHOW :   Rogozarsky - E Calanchini/Rogozarsky - E Calanchini.mp4   

 

(n.d.r. - un quasi articolo modellistico per un soggetto "esotico")

 

Il soggetto  non è di quelli ambiti dal popolo dei modellisti nostrani, ma io da interessato delle vicissitudini storiche della nostra Aeronautica non disdegno  di riprodurre anche  velivoli spesso dimenticati o oscuri, che i nostri aviatori ebbero la ventura o la sventura di conoscere,  non solo di fabbricazione nazionale, come ad esempio, durante la seconda guerra mondiale, quelli forniti dai nostri alleati e quelli catturati al nemico o requisiti come preda bellica.

 E' di questi ultimi il caso di questo idrovolante, non certo dotato di qualità eccelse, che cadde in mano italiana in numero molto limitato (8) insieme a vari altri velivoli di scarso valore, all'indomani dell'occupazione della Jugoslavia del 1941, si tratta dello jugoslavo Rogozarski SIM XIV H, bimotore da ricognizione costiera , equipaggiato con motori in linea  Argus da 270 Cv. di fabbricazione tedesca, aveva tre uomini d'equipaggio ed era armato con due mitragliatrici Vickers da 7,5 mm. e bombe per 470 Kg.sotto la fusoliera. La bassa velocità (270 Kmh) unita alle modeste qualità nautiche ne fecero una macchina poco efficiente e di difficile pilotaggio, nonostante tali negatività furono comunque assegnati quali addestratori disarmati alla 3^ Sq. della Scuola Idrovolanti di Orbetello per allenare  gli equipaggi destinati alla ricognizione marittima costiera. Nel tempo, per cause dovute a guasti, incidenti e mancanza di parti di ricambio, furono radiati, l'ultimo sopravvissuto in condizioni precarie fu abbandonato all'idroscalo nel Giugno  1943 ritenuto non in grado di affrontare il viaggio per il  trasferimento del Reparto a Portorose. Essendo questo un aereo quasi sconosciuto, la documentazione che lo riguarda è meno che esigua, personalmente mi sono avvalso di un articolo apparso sulla rivista francese Avions n° 18 che fornisce, oltre a una serie di foto, anche tavole quotate, di una breve monografia del n° 11 della vetusta Collana Dimensione Cielo edita da Bizzarri  negli anni 70 del novecento, e del fascicolo Ali straniere in Italia n° 6 "Prede di guerra" di G. Apostolo ed. Bancaero.

 Il modello è quello unico in resina in scala 1/72 della Alliance Models made in Rep. Ceca, commercializzato nel 2009 e oggi pressoché introvabile, esso è costituito da non molti elementi stampati discretamente ma privi di riscontri, e di numerosi dettagli e montanti minori  da aggiungere, gli elementi da incollare con  cianoacrilica, per una maggior tenuta  e robustezza vanno dotati di perni metallici, l'arredo interno è totalmente assente, eccetto due seggiolini, tutto il resto è da realizzare ex novo e a intuito poiché la documentazione è introvabile, quindi ho tenuto conto dell'aspetto degli abitacoli del tempo e della semplicità della cellula, mentre delle parti trasparenti termoformate solo quella della cabina di pilotaggio si può usare, mentre di quelle del muso è utile solo la calotta anteriore, il resto del muso e della vetratura è da autocostruire.  La colorazione scelta tra le diverse tre possibili è quella ufficiale monocolore degli idro della Regia in grigioazzurro scuro per le superfici superiori e grigioazzurro chiaro per le inferiori applicata in Italia, le insegne, cosa rara per le prede, sono quelle regolamentari da reperire altrove poichè le decals del kit non le prevedono, inoltre la sigla ORB in fusoliera è  stata stampata ad hoc.  Il carrello d'alaggio è interamente autocostruito. Gli interventi da compiere sono illustrati sulle foto a seguire.

 

       

       

       

       

       

       

       

(profilo tratto da : Ali straniere in Italia n° 6 "Prede di guerra" di G. Apostolo ed. Bancaero)

 

       

               

               

 

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