Recrudescenza dell’HIV: l’importanza della prevenzione

Recrudescenza dell’HIV: l’importanza della prevenzione

Da quando l’HIV è stato individuato la prima volta, molte cose sono cambiate. All’epoca, quando l’epidemia è scoppiata, non esistevano cure efficaci e la comunicazione sull’importanza dello screening e delle giuste misure di sicurezza agiva da deterrente per le nuove infezioni.

Oggi, la malattia infettiva causata da questo virus non è più causa di morte, se opportunamente trattata. Allo stesso tempo, però, gli screening sono diminuiti, l’attenzione mediatica è scemata e i casi aumentano lentamente.

Se è vero che oggi di AIDS non si muore più, è anche vero che si tratta di una malattia debilitante, che accompagna per tutta la vita chiunque la contragga, e condiziona inevitabilmente l’esistenza, le scelte di vita e relazionali dei malati.

Il virus HIV riduce le difese immunitarie dell’organismo e non esistono, al momento, cure che possano eradicarlo o vaccini che lo prevengano. Le terapie disponibili attualmente bloccano la replicazione del virus, rallentando, dunque, la distruzione del sistema immunitario. E lo screening resta l’unico strumento difensivo in grado di individuare precocemente l’infezione.

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Purtroppo, la comunicazione sull’importanza dello screening e le campagne che invitano al sesso sicuro sono molto diminuite negli anni. L’infezione dell’HIV, infatti, avviene attraverso il contatto con sangue infetto e rapporti sessuali non protetti. Rispetto alla visibilità che questi temi avevano negli anni Ottanta e Novanta, oggi c’è pochissima prevenzione e ancora meno comunicazione sulla sua importanza. E, per questo, è stato possibile registrare una allarmante recrudescenza della malattia.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 2020 sono state effettuate in media 2,2 nuove diagnosi ogni 100.000 abitanti. Le fasce d’età più colpite sono quelle giovanili, in particolare quella tra i 25 e i 29 anni, a dimostrazione del fatto che, col passare del tempo, sono diminuite – fino a sparire – tutte le campagne di prevenzione e sensibilizzazione in merito.

L’unico modo che si ha oggi per contrastare la ripresa del virus HIV è non adottare comportamenti a rischio e, contestualmente, effettuare lo screening. I test, in Italia, sono anonimi e gratuiti e ci sono centri diagnostici in ogni provincia. Consentono a chiunque abbia avuto comportamenti a rischio di ricevere una diagnosi precoce che non comprometta il sistema immunitario e impedisca l’ulteriore diffusione della malattia.

L’HIV non va sottovalutato e la prevenzione è l’unico strumento che abbiamo per combatterlo.


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